Come iniziare?
Era il 1996, era lo scorso millennio. A New York le Torri Gemelle erano ancora in piedi e caratterizzavano lo skyline della Grande Mela. Bruno, il compagno di Gianmaria, le vedeva quel pomeriggio in cui dal trentacinquesimo piano dell’hotel Millennium stava telefonandogli. E Gianmaria, dalla notturna costa bretone, stringeva con amore quel costoso e stupefacente apparecchio telefonico portatile in grado di connettersi via satellite scavalcando l’oceano. Ma lui qualche soldo ce l’aveva. Architetto, amante dell’antiquariato, unico rampollo di una famiglia benestante…
E’ vero che sono passsati più di vent’anni, che quel mondo è cambiato con una velocità che non avremmo mai immaginato, ma quella vicenda mantiene ancora vividi i nostri ricordi. I miei, sebbene l’abbia vissuta solo attraverso quello che mi hanno raccontato per poterla scrivere. I loro, che l’hanno vissuta realmente, con momenti terribili, manifestazioni, veri fenomeni di poltergeist, e immedesimazioni psichiche di anime in pena vissute due secoli prima che non avevano ancora trovato pace perché protagoniste di una torbida vicenda, quasi assurda. Loro sono stati eccezionali nel governare quegli eventi e… capendo cosa era avvenuto.
A proposito: immagino vi stiate chiedendo chi siano loro…
Non voglio intromettermi ulteriormente; del resto, il libro l’ho scritto: vi lascio a loro…
(Stefano)