Nodus e la mia Lucrezia

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Con il mio libro ho voluto e potuto dare giusta dignità alla figura di Lucrezia, troppo presa di mira da pregiudizi e distorti moralismi.

E’ una donna vissuta in un contesto a misura maschile, accettando matrimoni e compromessi della società dell’epoca.
Intelligente, colta, arguta, cosciente della sua indipendenza intellettuale, fu molto stimata dal padre, Rodrigo Borgia (papa Alessandro VI), che le assegnò realmente compiti di grande responsabilità riponendo in lei la massima fiducia. Sono fatti storici documentati quelli che la videro diverse volte addirittura come suo vice in San Pietro al Vaticano, nonostante suo fratello maggiore, Cesare, fosse cardinale.

Nel mio racconto ho voluto che il primo di questi incarichi fosse una delilcata quanto difficile ricerca su qualcosa di sfuggente e terribile. Qualcosa di antico che potenzialmente avrebbe scardinato i dogmi prettamente umani della Chiesa di Roma, ma che per la famiglia Borgia era solo il raggiungimento di un potere temporale assoluto.

Così, nel libro, la ricerca di Lucrezia si svolge nell’arco dei tre anni successivi al 1494, quando, quattordicenne sposa di Giovanni Sforza, viene rapita da alcuni francesi al seguito di Carlo VIII nella sua discesa verso Napoli.

In questo lasso di tempo acquisterà sicurezza, a volte si farà forza della sua posizione privilegiata, ma si renderà anche conto che se una donna ha l’intelligenza e la costanza di perseguire qualcosa, lo persegue fino alla fine, nonostante gli ostacoli che può incontrare e che le rendono sempre molto difficile riuscire a farsi strada solo per le sue capacità.

Riuscirà ad arrivare in fondo. Sarà un percorso di maturazione e di apprendimento sia dai propri errori, sia dal contatto con diverse realtà e persone. In sintesi, ho cercato di cogliere quel passaggio obbligato di ogni giovane, donna o uomo che sia, indipendente da epoche, usanze o etnie.
Nel caso di Lucrezia, attenendomi alle testimonianze storiche, ho eseguito uno “psicologico atterraggio dolce” nella successiva parentesi Ferrarese della sua breve vita.

C’è da considerare che quando esaminiamo la sua epoca al di là dei fatti storici, la troviamo attuale nella sostanza. Le donne hanno dovuto, allora come oggi, subire vessazioni negli ambienti piu disparati.
Ma un dato di fatto è come in ognuna rimanga sempre forte la caparbietà nel portare avanti le proprie idee e l’accettazione delle sfide.
E queste, unite alla asessualità dell’intelligenza, sono spinte molto potenti.

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