La bestia del Gévaudan: il film

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Il Patto dei Lupi

Nel 2001 è uscito un film francese ispirato agli inquietanti fatti del Gévaudan, che dà una spiegazione molte volte ventilata, sussurrata da qualcuno, ma mai ufficializzata.

E’ chiaro che fu molto comoda la risoluzione della vicenda con l’eroismo di Jean Chastel (vedi l’articolo sui fatti storici) e forse servì proprio per mettere tutti in buona pace con una bella pietra sul problema.
Fatto sta che corse anche una voce riguardante un gruppo segreto che avrebbe voluto screditare re Luigi XV tentando di far sollevare il popolo contro l’incapacità della monarchia a proteggere i suoi sudditi.
Non va dimenticato che i sentimenti rivoluzionari già covavano sotto la cenere e sarebbero esplosi da lì ad un ventennio.

Questa è la tesi che viene avallata dal film, con tanto di bestia realmente esistente.
Si trattava di un grande e feroce felino, con un camuffamento che lo rendeva inidentificabile, addestrato da uno degli adepti del gruppo di cospiratori perché mietesse vittime.

Del resto, stando ai referti dell’epoca, la mano dell’uomo doveva esserci per forza nelle stragi: moltissime vittime erano state trovate senza testa e questa risultava mozzata di netto.  Facile da farsi con una lama; impossibile con la dentatura seppur formidabile di un predatore, perché questa è strutturata per azzannare e dilaniare.

Per quanto riguarda il film nel suo complesso c’è da dire che i francesi, pur giocando in casa con una storia reale e affascinante, che avrebbero potuto curare nei dettagli storici e nella caratterizzazione dei personaggi, hanno fallito nel confezionare un prodotto alternativo alle pompose e spesso vuote produzioni hollywoodiane.
Il fatto che la presenza della bestia venga percepita, è di per sé positivo in un film che vuole tenere alta la tensione, ma sarebbe stato gradito un maggiore impegno negli effetti speciali nel momento in cui è necessario farla vedere.

Un altro problema dei francesi è la fissazione con l’oriente. Anche dal diario del conte de Montaigu si può evincere questa cosa, ed è vero che all’epoca avevano colonie in Indocina (la Nouli al servizio della duchessa Sophie era orientale), ma la gratuità dei conbattimenti a base di arti marziali nel film è decisamente stridente.

Rimane comunque la suggestiva fotografia, le atmosfere dei luoghi (che quantomeno suppliscono alla mancanza di quelle antropologiche e sociali) ed il fascino di una storia misteriosa che continua a vivere nei secoli.


Le Pacte des Loups – Francia 2001 – Durata 142 min.
Regia di Christophe Gans.
Interpreti: Samuel Le Bihan, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Émilie Dequenne, Jérémie Renier.

Titolo italiano: Il Patto dei Lupi – La durata è stata ridotta di 20 min. dallo stesso C.Gans


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