Nella tanto doviziosa presentazione alla mia persona (quella iniziale nel riquadro verde, per intenderci), anziché mettere cose inutili che c’entrano come i cavoli a merenda, sarebbe stato più interessante, almeno per qualcuno, dire che sono anche un grande appassionato di storia.
Eh, già! Pensate che spesso sono andato a comprarmi un libro solo perché dentro c’era un nome o un fatto che mi mancava.
Quando abbiamo finito con il manoscritto del conte, ho passato dei giorni a cercare di collocare nel periodo storico preciso quella vicenda, anche per capirci qualcosa di più, per centrare meglio certe osservazioni… E sono convinto di esserci riuscito egregiamente.
Perciò, tutti coloro che sono interessati e che non sono soliti vivere in una caverna, potranno perdere un po’ di tempo andandosi a vedere qualche curiosità dei tempi in cui è vissuto il conte de Mantaigu, la duchessa Sophie de Cluny, Isabelle, il buon dottor Gravin… Insomma, trovo che focalizzare il contesto storico centri meglio lo spirito della vicenda e la mentalità dei personaggi.
Vi dico che la parentesi storica dei fatti di cui il conte fa menzione va dal 1715 alla presa della Bastiglia (1789). A proposito di quest’ultimo avvenimento, ovviamente posteriore alla vicenda, c’è da dire che il conte, molto argutamente, ne aveva già avuto sentore.
Le pagine del diario, verosimilmente, però si riferiscono ad un arco temporale di un paio d’anni tra il 1778 ed il 1780.
Qui di seguito ho schematicamente riassunto gli eventi di un periodo che parte da più lontano, da quella data in cui ho ipotizzato possa essere nato il duca de Cluny (il padre di Sophie), fino ad arrivare agli anni in cui si incastona la nostra vicenda.
Gli eventi citati, perlopiù, non hanno riscontro nel manoscritto, ma sono importanti (volendo approfondire) per entrare nello spirito di quell’epoca che mi ha sempre tanto affascinato. Rivoluzione esclusa, naturalmente!
- 1715 Luigi XV sale al trono di Francia.
Plausibilmente, il duca de Cluny dovrebbe essere nato in questo periodo. - 1754 Consolidamento coloniale francese in Indocina ed America.
- 1755 Possibile nascita di Sophie da Annelise Von Hoffmanstal (anno più, anno meno).
- 1756 Viene ratificata l’alleanza Franco-Austriaca.
- 1757 Matrimonio del duca de Cluny con Annelise Von Hoffmanstal (questo l’ho deciso io!).
- 1762 Lotta ai Gesuiti.
Sicuramente è di questo periodo l’adozione di Nouli da parte del duca durante un viaggio nelle colonie orientali. - 1763 Risoluzione della guerra dei 7 anni con la cessione dell’India agli inglesi.
Finisce il colonialismo francese in Medio-Oriente. - 1764 In Italia esce “il Caffé”, giornale di Milano fondato da Cesare Beccaria, in cui si tratta della condizione femminile (tenete sempre conto dei costumi più restrittivi nella nostra penisola)
- 1772 Annelise muore all’età di 38 anni.
La diciasettenne Sophie contrae matrimonio con il duca de Cluny . - 1773 Morte del duca de Cluny a 58 anni di età.
- 1774 Luigi XVI diventa Re di Francia.
- 1780 Il conte de Montaigu chiude il suo diario e… ???
- 1783 La prima mongolfiera si alza in volo.
- 1789 Presa della Bastiglia e Rivoluzione… (il conte de Montaigu aveva immaginato che le cose sarebbero andate a finire così)
SPIGOLATURE:
IL MONDO AGRICOLO
Della popolazione legata alla terra, che era in percentuale altissima, venivano distinte due classi sociali: i Laboureurs, che erano i veri e propri lavoratori della terra, ed i Censitaires, cioè i fattori.
Misura di superficie agraria era la Pertica che, a seconda della regione, andava dalle 30 alle 50 are.
LA BESTIA DEL GEVAUDAN (articoli pubblicati)
I fatti storici
Jean Chastel: eroe o impostore?
Il film
LE CARICHE PUBBLICHE
Luigi XIV (1643-1715) attuò pienamente la monarchia assoluta, tanto da essere definito “Re Sole”, cioè centro del sistema politico.
Tolse ai nobili le cariche pubbliche importanti e le affidò a funzionari di origine borghese, un ceto che, non avendo tradizioni di dominio, dava al Re solide garanzie di fedeltà. Tutto questo per evitare che i nobili contrastassero il potere del Sovrano al fine di conservare le loro autonomie locali (molto vive a cominciare dall’età feudale).
Il titolare di una carica pubblica doveva corrispondere un canone annuale (chiamato Paulette) che gli dava il diritto di trasmetterla per vendita o eredità.
I costumi del tempo ammettevano, oltre allo stipendio (che era un onorario per l’attività svolta e una rendita per il capitale investito nella carica) anche altre entrate non così legittime.
Istituì inoltre la figura dell’Intendente quale commissario delegato dal Re, incaricato di ristabilire l’ordine nelle province che controllava e che poteva soppiantare il funzionario laddove si fosse verificata una mancanza o inadempimento da parte di quest’ultimo.
– Qualche notizia in più su LUIGI XIV (articolo pubblicato)
AMORI A CORTE
Parlando di amori e lussuria viene spontaneo pensare a Luigi XV, il bel sovrano ed alle sue molteplici avventure con amanti focose, avvenenti, arrampicatrici…
Questo è senz’altro vero per la corte francese, ma all’epoca il fenomeno era generalizzato in tutte le corti europee.
E’ singolare, a tal proposito, il resoconto del duca di Castries, sulle avventure di alcuni regnanti di quel periodo:
- La corte di Sassonia fu un nido di depravazione ed Augusto II, giustamente chiamato Il Forte, ebbe attribuiti 350 bastardi.
- Il Re di Spagna ne rivendica 23.
- I prìncipi di Montbéliard fecero parlare le cronache praticando pubblicamente l’incesto.
- Ferdinando di Napoli (cognato di Maria Antonietta, di cui ne sposò la sorella maggiore Maria Carolina), riuscì a scandalizzare anche l’Italia con il suo harem di San Leucio.
- Gli eccessi di Matilde di Danimarca stancarono Cristiano VII, che fece decapitare l’amante di sua moglie. Gli elettori di Hannover avevano dato l’esempio con l’assassinio di Koenigsmarck e il processo per adulterio di Sofia Dorotea, moglie di Giorgio I d’Iinghilterra.
- Si attribuiscono anche, con una certa fondatezza, a Federico il Grande, Re della Prussia, costumi contro natura.
- Il Re del Portogallo viveva notoriamente more uxorio con la madre badessa di un convento.
– Qualche notizia in più su LUIGI XV (articolo pubblicato)
CESARE BECCARIA (articolo pubblicato)
Italiano illuminato
L’UOMO SI ALZA IN VOLO
La Mongolfiera, altrimenti chiamata pallone ad aria calda fu inventata nel 1783.
I fratelli, Etienne e Joseph Montgolfier, nel giugno del 1783 fecero i primi esperimenti con i palloni ad aria calda.
Un paio di mesi dopo, alla presenza del Re e sua moglie Maria Antonietta, in una meravigliosa quanto meravigliata Versailles, i Montagolfier fecero decollare i primi passeggeri: una pecora, un’anatra ed un galletto.
Il 21 novembre dello stesso anno, due pionieri del volo aerostatico, Pilâtre de Rozier e François Laurent Marchese di Arlandes, iniziano la storia della aerostatica moderna.
Volarono per ben 25 minuti coprendo nove chilometri e raggiungendo una altezza di circa 3000 piedi prima di arrivare nei pressi della periferia di Parigi.
A parte qualche bruciatura ed escoriazione atterrarono senza difficoltà.
Questa può senza dubbio alcuno definirsi una pietra miliare nella storia del volo perché, prima di loro, nessun altro uomo aveva mai solcato i cieli.
Nel febbraio dell’anno successivo, nei pressi di Brugherio (Italia), il conte Paolo Andreani con i fratelli Agostino e Carlo Gerli, entrambi architetti, si alzarono con il primo pallone autoalimentato.
Nella navicella, fissata all’involucro con delle funi, avevano un braciere che riscaldava l’aria.
IL FLAGELLO DEL VAIOLO (articolo pubblicato)
La scoperta di Edward Jenner