Qualcosa su di me e sull’avventura bretone

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Sono nata Catania un 4 agosto (l’anno non ve lo dico) e chi ha letto il libro sa pure che sono la cugina di Giovanni Maria; e chi non l’ha letto adesso lo sa…
Mio cugino è stato l’ispiratore del mio lavoro come indossatrice di moda (un secolo fa!), poi però una serie di ragioni mi hanno fatto cambiare prospettiva e, condividendo la sua passione, ho cercato una strada nel mercato dell’antiquariato nell’est europeo: Ungheria e Cecoslovacchia.
Ho soggiornato a Praga per un certo periodo e la magia di quella città mi ha letteralmente rapita. Mi riferisco al suo spirito secolare, sommerso, e nonostante il fatto che fosse ancora sotto l’influenza della defunta U.R.S.S.
Lì ho piazzato le basi per la mia nuova attività, ma allo stesso tempo, completamente immersa in quell’atmosfera che solo lì puoi toccare, ho trovato uguale interesse nelle scienze esoteriche (si nota il corsivo?).

Le esperienze passate ti maturano, e questo si sa perché lo dicono tutti: è un po’ come il classico e banalissimo “non ci sono più le mezze stagioni”. Quello di cui generalmente non si tiene conto, però, è che si sviluppa una sensibilità istintiva (animalesca direi) in cui i sensi vengono espansi portandoli a toccare, nel vero senso della parola,  svariati livelli di realtà.

La mia (la nostra, devo dire!) vacanza bretone è stata così. Ad un certo punto, non so quando, come, perché… mi sono trovata a partecipare emotivamente alle vicende scritte in quel diario e questo ha sicuramente alimentato delle energie psichiche che hanno dato seguito a tutti quegli eventi. Sono stati incubi reali, vissuti da sveglia… tremendi!

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